venerdì 21 giugno 2013

La mostra fotografica FiLi sbarca ad Imola


Foggia città del Sud, la prima della Puglia per chi scende, 150.000 abitanti, circondata da una pianura di grano e pomodori. Mite d’inverno, battuta da venti caldi oltre 40° d’estate che bloccano il respiro. Trenta chilometri dal mare.
Forse basterebbe questo a definire il carattere di questa città: lenta, a tratti insofferente, con scarsa memoria. Memoria rasa al suolo dal terremoto del 1731,  dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: oltre ventimila ricordi cancellati. Spazzata via ogni reminiscenza, precluso ogni futuro, resta una città che naviga a vista, senza porto. Qualcuno resta  a terra e cerca di riannodare i fili della memoria, quelli rimasti attaccati ai muri scrostati del centro storico ferito. A prima vista sembrano deturpare, ma a rovistare con lo sguardo e con un po’ di cuore, quei fili diventano l’unico legame tra passato, presente e futuro.

Per non dimenticare.

Visitabile per tutto il mese di giugno e i primi di luglio.

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