Foggia città del Sud, la prima
della Puglia per chi scende, 150.000 abitanti, circondata da una pianura di
grano e pomodori. Mite d’inverno, battuta da venti caldi oltre 40° d’estate che
bloccano il respiro. Trenta chilometri dal mare.
Forse basterebbe questo a
definire il carattere di questa città: lenta, a tratti insofferente, con scarsa
memoria. Memoria rasa al suolo dal terremoto del 1731, dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale:
oltre ventimila ricordi cancellati. Spazzata via ogni reminiscenza, precluso
ogni futuro, resta una città che naviga a vista, senza porto. Qualcuno
resta a terra e cerca di riannodare i
fili della memoria, quelli rimasti attaccati ai muri scrostati del centro
storico ferito. A prima vista sembrano deturpare, ma a rovistare con lo sguardo
e con un po’ di cuore, quei fili diventano l’unico legame tra passato, presente
e futuro.
Per non dimenticare.
Visitabile per tutto il mese di giugno e i primi di luglio.
Nessun commento:
Posta un commento