Torri - il progetto in mostra ad Imola

I ruderi di queste quattro torri medievali sono ciò che resta di altrettanti importanti insediamenti costruiti dal catapano bizantino Basilio Boioannes nel 1019 per arginare la pressione longobarda sui confini nord della Puglia e ripopolare un territorio ormai desolato da secoli di scorribande barbariche dopo il declino dell'Impero Romano d'Occidente.

I quattro siti che si è scelto di ritrarre, non sono gli unici avamposti bizantini in Capitanata, ma appartengono a quei borghi fortificati che, nei secoli hanno condiviso la stessa sorte. Dopo un periodo molto fiorente, a seguito della conquista normanna e la successiva e ancor più fiorente presenza sveva, furono  infine completamente distrutti delle truppe pontificie nel XIII secolo (Fiorentino, Civitate), oppure  rase al suolo da tremendi terremoti avvenuti nella metà del XV secolo (Tertiveri, Montecorvino).

Di ciascun borgo fortificato resta dunque il nucleo centrale: quella torre, sentinella bizantina che, seppur malridotta, vuole a tutti i costi ricordare, come un mausoleo involontario e tenace, che in quel posto è nato, vissuto e morto un popolo e il suo ultimo grande sovrano, Federico II di Svevia, lo “Stupor mundi”, spirato proprio tra le mura di Castel Fiorentino.


Il percorso fotografico consta di circa trenta scatti che cercano di dare a chi osserva la visione completa del paesaggio in cui era immerso l’avamposto bizantino, la figura completa dei resti della torre e alcuni particolari che, oltre a restituirne la bellezza costruttiva, aiutano l’osservatore ad  affacciarsi sul mondo a cui quel manufatto è appartenuto.
Fiorentino

Montecorvino

Tertiveri

Civitate

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